giovedì 22 settembre 2011

Non riuscii a vederla in volto..

"Signora, scusi il ritardo ma c'era un traffico davvero incredibile questa mattina!"
Tralascio ovviamente il fatto che la sveglia non è suonata e come al solito non trovavo il latte per macchiare il caffè.
"Si figuri signorina Giorgia! Venga si accomodi."
Mi fece spazio sul divano coperto da morbidi cuscini. Ero affascinata da ogni cosa che riuscivo a vedere all'interno di quella casa. Presi un biscotto da un piattino d'argento posto su di un tavolino vicino a noi.
"Allora, di quale oggetto mi vuole parlare per primo?"
Si alzò adagio e si avviò verso la sua camera da letto. Tornò poco dopo con in mano un grazioso portagioie.
"Appartiene alla mia famiglia da diverse generazioni, e la cosa buffa è che ci trasmettiamo un portagioie, ma nessun gioiello!"
Le sorrisi dolcemente. "Posso vederlo?"
Me lo porse delicatamente e potei così notare a pieno la sua bellezza. Era fatto di porcellana decorata da importanti motivi blu che campeggiavano su di un fondo color crema. Ad una prima occhiata mi sembrava che appartenesse allo stile francese, tipico dell'epoca di Napoleone III. La sua caratteristica principale, che lo rendeva a dir poco unico, era una rosa di bronzo posta al centro del coperchio.
"E' davvero magnifico!"
"Davvero signorina! Me lo diede mia nonna, e sua nonna fece lo stesso con lei, ma i nostri mariti han sempre creduto che fosse qualcosa trovato ad uno di quei mercatini dell'antiquariato!"
"Quindi.. Vi trasmettete molto di più di un oggetto!"
"Proprio così signorina, se vuole può portarlo con sè per perfezionare il suo articolo!"
Già, l'articolo.
"No grazie, me ne basta il ricordo.. A volte cattura molte più sensazioni di quanto si pensi.."
Mi congedai gentilmente, ed ancora più gentilmente la mia signora mi invitò a ritornare da lei.
Sul vialetto che conduceva alla mia auto chiamai Patty per dirle che avevamo un pezzo su cui lavorare, ma venni distratta da una voce maschile..
"Ciao bella.."
Troppo dolce pensare che si stesse riferendo a me, ad ogni modo, mi voltai lo stesso. Fu così che conobbi il vicino di casa della mia signora.
Era un ragazzo di bell''aspetto che stava abbracciando sulla soglia di casa una ragazza altrettanto bella. Anche lei se ne stava andando, proprio come me. Non riuscii a vederla in volto perchè si diresse dalla parte opposta rispetto alla mia, ma quel modo di camminare mi sembrava familiare..

No, non era possibile.

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